lascrittura.net
La scrittura
 
. 01 chi sono . 02 nozioni di grafologia . 03 curiosità grafologiche . 04 articoli settimanali . 05 corsi . 06 consulenze . 07 contatti
   
 

Esempio di analisi grafologica per l'orientamento scolastico

L’analisi è stata eseguita per un adolescente di anni 13.

 
Scrittura del soggetto
 

Segni Grafologici:

- filiforme
- lettere addossate
- Staccata
- Cenni aggrovigliata
- Accartocciata
- Ricci stentatezza
- Cenni Stentata
- Ldl (buono)
- Ltl (insufficiente)
- Ltp (sopra media)

INTELLIGENZA - TEMPERAMENTO - CARATTERE

Il soggetto percepisce la realtà in modo particolareggiato con potenziali capacità di approfondimento per una buona recettività e delicatezza d’animo.
Egli possiede una spiccata sensibilità che recepisce gli stimoli più sfumati della realtà con una percezione di tipo analitico.
Tale percezione che tutto analizza e controlla, si unisce a delicatezza e sensibilità muovendosi però in un contesto psicologico di facile impressionabilità e vulnerabilità.
Egli subisce una continua autoanalisi che lo rende introspettivo ma preoccupato di non riuscire a dominare la situazione interna ed esterna. Egli si convince di non essere in grado di risolvere con immediatezza e secondo i propri desideri i bisogni le situazioni ed i problemi.
Tali forme ansiogene e di compressione psichica, affettiva e nervosa lo rendono ipercritico ed incerto nel procedere per una sensazione di incapacità di prontezza e scioltezza che vieta l’espressione spontanea delle tendenze.
La capacità di giudizio nella valutazione dell’altro rispetto a se stesso risulta pervasa da una generalizzata insicurezza che non gli permette di essere obiettivo e lo rende timoroso nel formulare giudizi. Accumula così energia di tipo tensivo che lo porta a trovare rifugio nel campo dell’ immaginazione rischiando l’eccessiva introversione con conseguente isolamento.
L’apprendimento risulta difficile malgrado la buona capacità percettiva per un atteggiamento di tipo regressivo e per una spinta psicologica che trova inceppamenti a procedere nel concetto e nell’espressione.
L’applicazione agli impegni rischia di divenire discontinua e difficoltosa per una diffusa sensazione di inadeguatezza, che lo rende convinto di non essere all’altezza delle situazioni che lo coinvolgono direttamente.
Ne deriva una comunicativa difficoltosa che a volte manca di adattamento.
Per la sua buona recettività e sensibilità d’animo il soggetto è portato ad essere condizionato dal groviglio delle emozioni e delle reazioni dell’affettività.
Considerando come punto di partenza il naturale disagio dell’età adolescenziale con tutte le contraddizioni che la distinguono, dobbiamo comprendere il motivo di questo atteggiamento psichico, valutando le esigenze del soggetto.
Si rende chiaro attraverso questo tipo di atteggiamento psichico, la necessità di affermazione di se stesso resa difficile da un’energia vitale delicata e da un ambiente familiare troppo protettivo dal quale egli sente la necessità di prendere le distanze.
La personalità dell’adolescente, in continua evoluzione, sente la necessità di mantenere punti familiari di riferimento, ma vuole sperimentare se stessa, misurare la propria forza.
La sensibilità del soggetto lo porta a valutare atteggiamenti dell’ambiente familiare in modo personale e a preoccuparsi in modo esagerato .
Necessita di essere rassicurato e di essere valutato positivamente per le sue reali capacità e per la sua particolare sensibilità.
La condizione psicologica del soggetto può essere corretta anche con appropriate tecniche psicologiche finalizzate al dialogo aperto e alla esteriorizzazione dei malesseri e delle paure, analizzando e razionalizzando i motivi di quest’ultimi.
L’aiuto reale nell’essere guidato avviene nel riuscire a mantenere l’equilibrio, da parte dei genitori, tra il dialogo e l’incoraggiamento.
Il disagio adolescenziale d’altronde, nelle sue diverse forme, si rafforza in quegli ambiti in cui la confusione e l’indeterminazione dei modelli di riferimento, provocano una situazione di frammentazione ed instabilità interiore.
La non capacità di rapportarsi costruttivamente nella situazione affettiva risente da un lato della forte vibratilità e dall’altro del timore di aprirsi e di modalità tendenti alla repressione di emozioni e sentimenti.

Concludendo, pur considerando il periodo adolescenziale e le sue caratteristiche fasi di disequilibrio date dall’esigenza di affermare se stessi differenziandosi dal gruppo parentale, si nota un esigenza molto forte di ricerca di una identità personale. Si esplica all’esterno con un atteggiamento di insicurezza generalizzato.
Necessita di forti rassicurazioni e di punti di riferimento non invasivi ma aperti al dialogo.
E’ necessario che si possa mettere a frutto la sensibilità del soggetto valorizzando la delicatezza del sentimento e facendolo sentire importante e in grado di prendere decisioni.
Tuttavia adeguati esercizi psicofisici, finalizzati al movimento sincronizzato e all’apertura sia mentale che fisica potrebbero aiutare la canalizzazione energetica e risultare per alcuni aspetti salutari e liberatori. (nuoto)

Torna all'elenco degli articoli settimanali

 
 
© La scrittura.net - Tel. 3405031847 - tonini.marina@lascrittura.net - webproject by WinTrade Internet Services and Consulting