L’analisi Morettiana non deve fermarsi alle sole indicazioni offerte dai singoli segni. Vuole che si arrivi alle grandi sintesi delle strutture coordinate della costituzione, del temperamento e del carattere. Il temperamento è immutabile perché espressione neuroendocrina della crasi individualizzata della costituzione. Il carattere va invece visto come la combinazione dell’espressione neuroendocrina del biotipo con le reazioni neuroendocrine che hanno provocato gli apprendimenti del vissuto. Quindi il carattere si forma, ma si evolve attraverso gli stimoli dell’ambiente. Dopo lunghe riflessioni egli arrivò a scoprire delle basi universali del carattere in quattro dinamiche della psiche in rapporto di Agonismo- Antagonismo di due coppie: Assalto- Attesa, Resistenza- Cessione. Ogni comportamento umano si articola all’interno della loro funzione sistemica, sicchè l’irrepetibilità del carattere individuale è il risultato delle infinite variabili di queste costanti. Perciò le definisce come la quadruplice impostazione della psiche. Analizzati in profondità emerge che l’assalto-attesa e la resistenza-cessione sono i meccanismi con cui la natura gestisce ogni specie di vita. Con l’assalto provvede alla nutrizione e alla conquista del territorio, con l’attesa ne organizza l’efficacia, con la resistenza provvede sia alla sopravvivenza individuale che all’evoluzione della specie selezionando gli individui più forti. Il fattore che richiede più attenta riflessione è la cessione. Potrebbe essere interpretata solo come cedimento, ma in realtà con essa la natura provvede sia all’aiuto reciproco degli individui che all’espansione della specie attraverso la riproduzione che esige cessione, cioè dedizione di tempo e di energie, amorevolezza e rinuncia di libertà. Moretti collega questi tratti del carattere agli stessi istinti, sicchè se ogni eccessività dei quattro fattori è uno scompenso di forze all’interno dell’apparato psichico, alla base deve corrispondervi anche l’eccessività di uno o più istinti. |