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Le dislessie e la scrittura dei dislessici

Riportiamo alcune osservazioni sulle cause delle dislessie perché ci sembrano utili per comprendere le modalità di realizzazione della ricerca.
Infatti abbiamo cercato di prendere in esame le diverse manifestazioni delle dislessie e di trovare una correlazione sia con i dati di cui siamo venuti in possesso sia con le caratteristiche morfologiche della scrittura dei dislessici.
Ormai buona parte degli studiosi concorda nell’affermare che le cause possono essere numerose ed interagenti; buona parte di esse inoltre facilita l’insorgere della dislessia: non vi è quindi sempre correlazione tra causa ed effetto.
Abbiamo trovato una singolare analogia tra l’impostazione che abbiamo dato alla scheda di rilevazione dei dati, delle prove e le osservazioni di B. Figureido che presenta le cause delle dislessie:

  • Disturbi nella percezione
  • Difficoltà nella laterizzazione
  • Difficoltà a livello psicomotorio. La motricità non permette il rapporto con l’ambiente
  • Difficoltà nella conoscenza dello schema corporeo: Non permette di localizzare il nostro corpo nello spazio
  • Difficoltà nell’orientamento spazio-temporale
  • Fattori ereditari
  • Dinamica della personalità
  • Difficoltà nell’attenzione
  • Mancanza di interesse e di una motivazione adeguata allo studio
  • Disadattamento, insicurezza, fenomeni di compensazione come l’eccesssiva sicurezza, ansietà, difficoltà di socializzazione, disturbi in campo affettivo.

E’ impotante sottolineare che non esiste la “dislessia “ ma tante “dislessie” quanti sono i bambini.
Lottini- Minuto individua tre livelli di tale disturbo:

Disturbo dislessico molto grave : il soggetto non riesce ad associare un suono alla sua rappresentazione grafica e, se riesce a superare il grafema, la sillaba e la parola divengono difficoltà insormontabili. Soprattutto in questi casi vi è necessità di un intervento tempestivo da parte degli enti competenti così da non pregiudicare le potenzialità del soggetto.

Disturbo dislessico di media entità : Il bambino fa molta fatica a leggere; le parole nuove o molto lunghe rappresentano per lui una grande difficoltà: Globalizza partendo da una percezione per lui imbarazzante, allora cerca di indovinare, ripete, inventa.

Disturbo lessico lieve : questo tipo di disturbo è difficilmente individuabile, in quanto mascherato da uno scarso desiderio di leggere: E’ caratterizzato da una lettura lenta, senza intonazione; il soggetto non rispetta la punteggiatura e la maggiorparte delle volte non comprende il testo. ( Lottini- Minuto, Isotta, 1974 “Difficoltà e disturbi nell’apprendimento della lettura”. Aspetti psicopedagogici in “Neuropsichiatria infantile”).

DUE ESEMPI

Scrittura 1 - Walter, anni 9
 
 

La scrittura, apparentemente regolare, evidenzia un grave ritardo, lentezza di esecuzione, un Largo tra parole eccessivo, alcune lettere tagliate dal rigo di base. Tra una lettera e l’altra si notano continui stacchi mascherati da suture e collages; si nota inoltre che non solo le lettere sono staccate l’una dall’altra, ma esse sono anche frammentate: ogni tratto è vergato separato dagli altri, il che rivela che il soggetto esegue ogni movimento isolato dagli altri.
Sarebbe stata necessaria una stimolazione fin dalla nascita sia per uno sviluppo più adeguato nella motricità sia per una maturazione regolare della personalità e dell’intelligenza.

Scrittura 2 - Giuseppe, anni 12
 
 

Giuseppe è poco motivato allo studio, si impegna ma è dotato di scarsa attenzione e di apprendimento difficoltoso. Non è sicuro di se stesso ed è dipendente nei rapporti con gli insegnanti. Con i compagni viene giudicato espansivo, ma si osserva poi che si inserisce solo nel gioco. E’ agile nei movimenti ma scoordinato. Vista e udito sono considerati “sufficienti”.
Riguardo il linguaggio si nota che il bambino è un po’ balbuziente, ed a volte si rifiuta di comunicare.
La laterizzazione non è omogenea e si notano errori nella strutturazione temporale. Scrive in modo rapido ma altrettanto impreciso. Talvolta non termina le parole.
Gli errori negli scritti sono numerosi, la lettura presenta risultati leggermente migliori, ma si nota che egli omette parole o sillabe, si inceppa spesso, sbaglia le parole più difficili ed incontra difficoltà a passare alla riga sottostante.
La scrittura Disordinata, Impaziente, Contorta, Discendente, Stentata, rivela chiaramente le difficoltà che sono state messe in evidenza: mancanza di attenzione, di sicurezza, di ordine sia nelle idee che nell’azione.

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