Guardando una scrittura si evidenzia immediatamente l'inclinazione dello scritto, cioè il rapporto tra gli assi delle lettere e il rigo di base.
L'inclinazione rappresenta il rapporto dello scrivente con gli altri, con l'ambiente esterno.
Il piano grafico rappresenta l'ideale incontro con l'altro e lo scrivente, nell'inclinazione, esprime inconsciamente tale disposizione.
L'apertura verso l'ambiente, la predisposizione all'incontro con gli altri è dunque rappresentato dalla tendenza degli assi ad orientarsi verso destra, nella progressione in avanti, nella disponibilità all'incontro (Pendente a dx). Al contrario il rovesciamento a sinistra indica tendenza alla chiusura, all'origine, il ritrarsi dall'incontro per difendere le istanze dell'io nel timore della menomazione delle proprie esigenze (Pendente a sx).
Quando invece prevale la ragione sul sentimento, cioè quando la razionalità controlla la parte affettiva, il rapporto con gli altri sarà sempre nell'ambito della giusta misura senza eccessivi slanci di altruismo o di chiusura (Dritta).
Chiaramente nell'analisi dello scritto saranno da valutare debitamente l'indirizzo grafico dell'epoca di appartenenza dello scritto, (per esempio lo stile Gotico pretendeva l'inclinazione a dx), lo stile e la direzione della scrittura (Es.: Scrittura semitica si sviluppa da dx verso sx). |