Per introdurre il discorso sui margini dobbiamo parlare del "simbolo".
Il simbolo ha dentro di sè la proprietà di evocare il suo più originale significato e come rivelatore dell'inconscio mostra una realtà propria con propri significati.
Nell'atto dello scrivere esiste una provocazione simbolica legata allo spazio grafico.
Il modo in cui lo scrivente si orienta nello spazio grafico (il foglio) rappresenta simbolicamente il modo di posizionarsi nei confronti della vita. La vita contiene in sè il dualismo in tutte le sue manifestazioni, e la possibilità di oscillazione tra queste due forze ha infinite varianti soggettive.
"Nella scrittura è possibile determinare quale sia il movimento della psiche a seconda della maniera con cui questa risponde alle sollecitazioni dei vettori simbolici dello spazio grafico: di progressione (vettore di dx), di regressione (vettore di sx), di ambivalenza (oscillazione dx/sx)."
(L'indagine grafologica ed il metodo Morettiano - N. Palaferri, Urbino 1990).