Per Pressione s'intende la forza che lo scrivente utilizza per lasciare la traccia grafica sul foglio. Essa risulta essere il riflesso della costituzione psicosomatica dello stesso scrivente e rivela la sua energia di base, il modo in cui egli utilizza dinamicamente quest'energia che è in rapporto con la spinta interiore ed esprime la propria forza.
Ne deriva che una scrittura dall'energia grossolana e pesante rivelerà una necessità di manifestare la propria forza sia sul piano psichico che sul piano affettivo (Grossa), mentre una scrittura dal tratto delicato mostra la sua sensibile interiorità che esula da manifestazioni materiali o brutali (Filiforme).
Esiste tuttavia, sia nel contesto di una scrittura pesante sia di una scrittura leggera, la cartteristica di non uniformità pressoria che mostra palesemente chiaroscuri e contrasti ed indica che lo scrivente imprime diversa energia nei diversi movimenti e gesti. "Essa libera i potenziali d'azione della cellula nervosa e poichè questo tipo di pressione è il risultato della fase tensiva del gestoscrittorio è anche espressione di gesto di forza e di gusto di superamento di quell'attrito che lo scrivente stesso crea affondando la penna nella carta." (N. Palaferri - Dizionario Grafologico) (Intozzata 1).
La caratteristica dell'iperemotività, invece, cioè la reazione esagerata ed improvvisa agli stimoli creerà una pressione caratterizzata da accumuli pressori improvvisi, dati dalla successione non armoniosa dei movimenti muscolari dovuti ad uno scarico energetico irregolare dato appunto da una eccessiva impressionabilità (Intozzata 2). |